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TRA INSODDISFAZIONE E FRUSTRAZIONE C’È UNA GRANDE DIFFERENZA, SAI RICONOSCERLA?

Distingui le emozioni positive e incoraggianti, da quelle negative e paralizzanti. La crescita passa attraverso la voglia di superare i propri limiti.

TRA INSODDISFAZIONE E FRUSTRAZIONE C’È UNA GRANDE DIFFERENZA,  SAI RICONOSCERLA?

Possono sembrare delle emozioni simili, probabilmente nel corso della tua vita ti è capitato di provarle.

Avverti l’incapacità di esprimere te stesso al meglio, hai l’impressione che il tuo potenziale sia inesploso e il tuo talento non davvero compreso.

 

Quante volte, sul lavoro, ti ritrovi fermo davanti ad un muro che ti sembra troppo alto da scalare?

Hai difficoltà a farti seguire dai collaboratori, a soddisfare e fidelizzare le clienti, oppure un competitor sta mangiando la tua fetta di mercato. Sono tutte ragioni che giustificano un senso di insoddisfazione o frustrazione, ma fai attenzione… queste due emozioni hanno origini, e sviluppi, molto diverse!

 

L’insoddisfazione è un sentimento positivo, se lo percepisci devi esserne felice e devi viverlo fino in fondo perché è fonte di miglioramento e crescita.

Se non ti senti appagato è perché sei consapevole che puoi migliorare, che puoi fare e dare di più. Quale consapevolezza è più potente di questa?? Nulla potrà spingerti e motivarti al cambiamento più del desiderio di avere di più, e questo desiderio va a solleticare proprio l’insoddisfazione.

 

Essere insoddisfatto non è un ostacolo in sé, è la spinta per il superamento dell’ostacolo!

 

La frustrazione, al contrario, è pericolosa, perché rivolge il tuo sguardo all’esterno alla ricerca di fonti di malessere che sono fuori dal tuo controllo.

Facile incolpare i governi, i partiti, le amministrazioni, la concorrenza, i collaboratori, le clienti, la pioggia, il caldo, la sfortuna e chi più ne ha più ne metta. È facilissimo fare tutto ciò perché ci deresponsabilizza e ci permette di creare alibi per l’autocommiserazione.

 

La frustrazione ci insegna che è il mondo esterno ad impedirci di ottenere ciò che desideriamo.

 

Questo approccio però provoca un danno ancora maggiore dell’alibi, semplicemente perché è PARALIZZANTE. Sei ti senti frustrato non farai nulla per cambiare la situazione, resterai immobile a piangerti addosso.

 

L’insoddisfazione è causa di movimento, e il movimento è sempre un’azione positiva, per il corpo e per lo spirito.

La frustrazione invece è paralisi, paura e incertezza. Niente di tutto questo ti permetterà di realizzare te stesso e il tuo progetto.

 

Impara ad ascoltare le tue emozioni, cercane la causa e impegnati a trovare una soluzione, perché la soluzione c’è sempre e andando a cercarla aprirai nuovi mondi per la tua mente curiosa.

 

Chi si ferma è perduto.


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